venerdì 29 dicembre 2023

Sabato 30 /12 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà.



 Fino alle dimissioni e alla caduta del governo presieduto da Benjamin Netanyahu. questa foto accompagnerà il mio saluto per lo Shabbat Shalom שבת שלוםàà.

Benjamin Netanyahu è massacratore e del suo stesso popolo e del popolo palestinese e giacchè i due popoli sono di comune etnia semita..egli è il primo antisemita attualmente presente nel pianeta. 


E in una conversazione tra me e il caro amico Claudio Tabacco emerge il perchè non si può perdonare nulla al citato massacratore

La mia domanda a Claudio

è quindi possibile una scelta etico politica da parte di Israele come non più sopraffazione e non più illegittimità e violenza ?ed è quindi ancora possibile la liberazione dei palestinesi da quanti lavorano per azzerare l'esistenza di Israele? questa è,per me, la domanda radicale. E' possibile una reciproca giustizia riparativa ?


La lucida risposta di Claudio

dopo ciò che stà accadendo no. È questo che non può essere perdonato a Netanyahu aver spinto la vendetta oltre il punto di non ritorno. Ora non può che andare sino in fondo perché per Israele non vi sarà mai più possibilità di pace e sicurezza.

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venerdì 22 dicembre 2023

Sabato 23 /12 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà.




""Mosè ebbe un incontro con l'oscurità sacra all'inizio della sua vita. La Torah, in Esodo 3:2 recita: “Un angelo di Adonai gli apparve in un fuoco ardente, da un cespuglio. Egli guardò, e c'era un cespuglio tutto in fiamme, eppure il cespuglio non si era consumato”. Il roveto ardente che non si consuma ha innescato il movimento per la liberazione dalla schiavitù che ha dato vita al popolo israelita e continua a ispirare gli ebrei e altri movimenti di liberazione. Può ispirarci e darci una guida su come compiere ulteriori passi nei nostri movimenti verso la liberazione in qualunque forma siamo chiamati."(gruppo FB Mistica Ebraica )"


https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid08nrq6Z9HjuTcijFUmCTvcrTG2Ufq5SuSfCsJ5bvbhqiMTq1rpGijnVeuiKyncgpDl&id=100070767972426

venerdì 8 dicembre 2023

Sabato 09 /12 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà. Le Scarpe sulla riva del Danubio (in ungherese: Cipők a Duna-parton)



Le Scarpe sulla riva del Danubio (in ungherese: Cipők a Duna-parton) sono un memoriale dell'Olocausto, opera del regista Can Togay realizzato insieme allo scultore Gyula Pauer. L'installazione artistica è collocata sul lungo Danubio di Budapest ed è stata inaugurata il 16 aprile 2005 nella Giornata ungherese della memoria per il 60º anniversario della Shoah.

L'opera è un gruppo scultoreo che raffigura delle scarpe poste sul ciglio della banchina della sponda del Danubio sul lato di Pest e ricorda un massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la seconda guerra mondiale. Così si chiamava la milizia che collaborò con i nazisti nella deportazione e sterminio di migliaia di ebrei ungheresi. Dopo averli imprigionati nelle loro stesse case all'interno del ghetto di Budapest, i miliziani decisero di assassinare le proprie vittime in città. Gli ebrei venivano trascinati lungo il fiume Danubio, legati a gruppi di tre e uccisi con un colpo alla nuca; i loro cadaveri venivano gettati nel fiume.

pesso gli assassini della Croce Frecciata costringevano le loro vittime ebree terrorizzate a togliersi le scarpe prima di ucciderle. Le scarpe, erano merce preziosa durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli assassini potevano usarle o scambiarle al mercato nero. A volte, però, le scarpe delle vittime erano così logore che i miliziani uccidevano gli ebrei con le scarpe ancora indosso. In alcuni casi gli uomini della Croce Frecciata legavano insieme le mani di due o tre ebrei, adulti o bambini. Poi sparavano solo a una delle persone legate insieme per far si che il corpo del morto trascinasse con sé le vittime ancora vive nel fiume. Tutti i corpi, legati insieme da lacci o corde o dal destino, affondavano o galleggiavano lungo il fiume. Se i miliziani si accorgevano che gli ebrei erano ancora vivi, li usavano come bersaglio

fonte. Wikipedia 

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abato 09 /12 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà

Il venerdì di Chanukkah si accendono prima i lumi di Chanukkah e poi quelli di Shabbat, facendo in modo che i lumi di Chanukkah
ardano per almeno mezz’ora dopo l’uscita delle stelle del venerdì. Shabbat shalom e Chag Chanukkah Sameach

𝐎𝐫𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐡𝐚𝐛𝐛𝐚𝐭 (si accendono prima i lumi di Chanukkah e successivamente le candele di Shabbat): 
Accensione delle candele ore 16.20 
 Uscita delle tre stelle ore 17.23

sabato 2 dicembre 2023

Sabato 02/12 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà






Yitzhak Rabin, o Yitschak Rabin (in ebraico יצחק רבין‎ Gerusalemme, 1º marzo 1922 – Tel Aviv, 4 novembre 1995)


La sera del 4 novembre 1995, prese parte a un comizio in difesa della pace nella Piazza dei Re d'Israele (in ebraico : כיכר מלכי ישראל) a Tel Aviv, la piazza ora porta il suo nome (in ebraico : כיכר רבין Kikar Rabin). Il motto dell'evento a cui stava partecipando era “Sì alla pace, no alla violenza”. All'evento Ygal Amir  uno studente di giurisprudenza israeliano di estrema destra e religiosamente fanatico, ha colto il momento in cui il Primo ministro ha lasciato il palco ed è stato scortato alla sua macchina, e gli ha sparato. Rabin morì poco dopo all'ospedale di Ichilov.

Poco prima dei colpi mortali, Rabin 

«Vorrei ringraziare ognuno di voi che è venuto qui oggi a manifestare per la pace e contro la violenza. Questo governo, che ho il privilegio di presiedere con il mio amico Shimon Peres, ha scelto di dare una possibilità alla pace, una pace che risolverà la maggior parte dei problemi di Israele. […] La via della pace è preferibile alla via della guerra. Ve lo dico da uno che è stato un militare per 27 anni.»

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E' l'unica modalità per far memoria  oggi dello Shabbat e della Santa Torah


sabato 25 novembre 2023

Sabato 25 /11/2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà



Benoît Spinoza Baruch d'Espinoza

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E' l'unica modalità per far memoria  oggi dello Shabbat e della Santa Torah . 


 

sabato 18 novembre 2023

Sabato 18 /11/2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà-


Nella Parashà di Toledot troviamo l'episodio in cui Esaù vende la primogenitura a Giacobbe per un piatto di lenticchie. Perché Giacobbe paga un prezzo così basso per una cosa così importante e cosa possiamo imparare da questo episodio?

Scopri di più con la lezione di Rav Ariel Di Porto.

𝐎𝐫𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐡𝐚𝐛𝐛𝐚𝐭:

🕯🕯 Accensione delle candele ore 16.29

⭐⭐⭐ Uscita delle tre stelle ore 17.31


https://www.facebook.com/ComunitaEbraicaDiRoma/videos/231531926614153/

venerdì 6 ottobre 2023

Sabato 07/10/2023 -Shabbat Shalom- Sheminì Atzeret- Simcaht Torah *

Potrebbe essere un contenuto grafico raffigurante ‎il seguente testo "‎SHEMINİ ATZERET עצרת שמיני SIMCHAT TORÀ 5784 תורה שמחת CHAG SAMEACH שמח חג‎"‎


Da stasera a domenica sera festeggeremo Sheminì Atzeret e Simchat Torah.
Shemini Atzeret è una festività molto gioiosa che culmina nel giorno di Simchàt Torà, quando si festeggia la conclusione e il riavvio del ciclo annuale della lettura della Torà.

👉 Questa sera, prima accenderemo una candela che duri almeno 72 ore e poi accenderemo le consuete due candele di Shabbat recitando la berachà "𝐥𝐞𝐡𝐚𝐝𝐥𝐢𝐤 𝐧𝐞𝐫 𝐬𝐡𝐞𝐥 𝐬𝐡𝐚𝐛𝐛𝐚𝐭 𝐯𝐞𝐬𝐡𝐞𝐥 𝐲𝐨𝐦 𝐭𝐨𝐯". Accensione ore 18.25.

Sabato sera dopo l'uscita delle stelle (ore 19.26), reciteremo "𝐛𝐚𝐫𝐮𝐜𝐡 𝐡𝐚𝐦𝐚𝐯𝐝𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐧 𝐤𝐨𝐝𝐞𝐬𝐡 𝐥𝐞𝐤𝐨𝐝𝐞𝐬𝐡" e accenderemo dal fuoco già acceso prima dello Shabbat due candele recitando prima "𝐥𝐞𝐡𝐚𝐝𝐥𝐢𝐤 𝐧𝐞𝐫 𝐬𝐡𝐞𝐥 𝐘𝐨𝐦 𝐓𝐨𝐯".
Domenica 8 ottobre, uscita delle stelle ore 19.24.⭐️⭐️
Shabbat Shalom e Chag Sameach!




Che cos'è Sheminì Atzeret / Simchàt Torà?




*Shabbat Shalom שבת שלוםàà

Shemini Atzeret (שְׁמִינִי עֲצֶרֶת‎)



Simchat Torah (שמחת תורה)




venerdì 29 settembre 2023

dal tramonto di Venerdi 29 Settembre 2023 -La Festa delle Capanne





Questa sera, al tramonto, festeggiamo Sukkot, conosciuta come "Festa delle capanne" che dura 8 giorni fuori Israele (7 giorni in Israele).

L’attenzione è posta sul raccolto e l’abbondanza che portano un cambiamento radicale e benvenuto dopo la solennità di Rosh HaShanà e di Yom Kippur. 

Chag Sukkot Sameach! 


Orari:

Accensione delle candele ore 18.37

Accensione delle candele sabato 30 settembre ore 19.38

Uscita delle tre stelle domenica 1 ottobre ore 19.36


La sukkah (capanna), caratteristica di Sukkot, diventa la nostra abitazione per tutta la durata della festa per immergerci nuovamente nella natura che non è solo bella, ma può avere dei suoi pericoli. 

Sukkot rappresenta da una parte una riflessione sulla nostra debolezza e dall'altra una grande espressione di fiducia nell'aiuto che ci viene da D-o


https://www.facebook.com/ComunitaEbraicaDiRoma/videos/332436489325774/



https://it.wikipedia.org/wiki/Sukkot


https://it.chabad.org/library/article_cdo/aid/5443/jewish/Sukkt.htm


https://it.chabad.org/library/article_cdo/aid/6187/jewish/Che-Cos-Sukkt.htm


https://torah.org/search_gcse/?q=Sukkot

venerdì 22 settembre 2023

Sabato 23/09/2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà(Il decimo canto non è stato ancora cantato. È il canto del Messia).






Lo Shabbat che osserviamo tra Rosh Ha Shanà e Kippur è particolare. Shabbat Shuvà, significa "ritorna al Signore". In questi giorni in cui il Signore è più vicino a noi dobbiamo cogliere l’occasione per tornare sulla retta via. 

Guarda il video e segui la lezione del Rabbino Capo Riccardo Di Segni su Shabbat Teshuvà.

Accensione delle candele ore 18.49

 Uscita delle tre stelle ore 19.50


https://www.facebook.com/ComunitaEbraicaDiRoma/videos/1025309855555750/




PARASHÀ Haazinu Deut. 32, 1-52

HAFTARÀ Italiani/Sefarditi: Hosea 14: 2-10; Michà 7: 18-20

Ashkenakiti: Hosea 14: 2-10; Gioele 2: 15-27


Parashat Haazinu. La fede, come la musica, è un linguaggio senza tempo


I rabbini hanno enumerato dieci canti nei momenti chiave della vita della nazione. Tra questi il canto degli Israeliti in Egitto (vedi Isaia 30:29), la cantica dopo il passaggio del Mar Rosso (Esodo 15), la cantica al pozzo (Numeri 21), e Ha’azinu, la cantica di Mosè alla fine della sua vita. Giosuè anche cantò una cantica (Giosuè 10:12-13). Così fecero Debora (Giud. 5), Anna (1 Sam. 2) e Davide (Sam. II 22). In fine abbiamo il Cantico dei Cantici, Shir ha-Shirim, riguardo al quale Rabbi Akiva disse: “Tutti i canti sono sacri, ma il Cantico dei Cantici è il santo dei santi”.

Il decimo canto non è stato ancora cantato. È il canto del Messia.


https://www.mosaico-cem.it/vita-ebraica/parasha-della-settimana/parashat-haazinu-la-fede-come-la-musica-e-un-linguaggio-senza-tempo/

venerdì 15 settembre 2023

Rosh Ha Shanà 5784.-Shanà Tovà. לְשָׁנָה טוֹבָה *

Rosh Ha Shanà 5784.-Shanà Tovà. לְשָׁנָה טוֹבָה *

 


La festa solenne durerà dalla sera di venerdì 15 settembre alla sera di domenica 17 settembre. 
Accensione delle candele
🕯🕯 Venerdì 15 settembre ore 19.01
🕯 Sabato 16 settembre ore 20.02
⭐️⭐️ Uscita delle tre stelle domenica 17 settembre ore 20.01





“Rosh Ha Shana è un giorno della memoria particolare, non è il giorno in cui noi ricordiamo qualcosa, ma chiediamo al S. di ricordarsi di noi. Anche per questo noi suoniamo lo Shofar, sia per scuotere le nostre coscienze, i nostri corpi, le nostre anime, sia per far salire un grido verso l’alto consapevoli del fatto che siamo esseri deboli, ma che c’è anche un atto di misericordia da parte di H”.




Rosh Hashanà. I suoni dello shofàr sono la scala musicale dei sentimenti



Rosh Hashanà. Rav Alfonso Arbib: «Impegnatevi gli uni per gli altri»


*. Usato come augurio durante Rosh Hashanah (il capodanno ebraico). [1] La frase è un'abbreviazione per "l'shanah tovah techatemu ve tikatevu" (לְשָׁנָה טוֹבָה תֵּחָתֵמוּ וְתִכָּתֵבוּ), che significa "che il tuo nome possa essere inscritto e serbato (nel Libro della Vita) per un buon anno".[2] Una versione più breve è: "ktiva ve chatima tova" (כְּתִיבָה וְחֲתִימָה טוֹבָה), che significa "[ti auguro di avere] una buona firma [nel Libro della Vita]".[2] In occasione di Rosh Hashanah sono usate anche le espressioni shanah tovah (שָׁנָה טוֹבָה), che significa letteralmente "un buon anno", e shana tova u'metukah (שָׁנָה טוֹבָה וּמְתוּקָה) "un buon e dolce anno".


Rosh Hashanà. Un suono che spaventa il male

https://morasha.it/rosh-hashana-un-suono-che-spaventa-il-male/



venerdì 8 settembre 2023

Sabato 09/09/2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà


 

Parashot Nitzavim e Vayelech.Il rinnovamento personale e nazionale, l’ultima eredità data da D-o a Mosè



Il momento era arrivato. Mosè stava per morire. Aveva visto morire prima di lui sua sorella Miriam e il fratello Aaron. Aveva pregato Dio – non di vivere per sempre, nemmeno di vivere più a lungo, ma semplicemente: “Lasciami andare e vedere il buon paese oltre il Giordano” (Deuteronomio 3:25). Lasciami completare il viaggio. Lasciami raggiungere la destinazione. Ma Dio disse di no: “Basta”, disse il Signore. “Non parlarmi più di questa faccenda”. (Deuteronomio 3:26) Dio, che aveva acconsentito a quasi ogni altra preghiera fatta da Mosè, tuttavia questa gliela rifiutò.



Questa settimana leggeremo due parashot, Nitzavim e Vayelech, che vengono lette nell'ultimo Shabbat dell'anno. Mosè alla fine della sua vita si separa dal suo popolo ma prima di congedarsi consegna ad ogni tribù un Sefer Torà. Sapevi che esiste una mitzvà secondo cui ogni ebreo ha l'obbligo di scrivere un suo Sefer Torà?



Se Hakhel è il rinnovamento nazionale, il precetto secondo cui ciascuno di noi dovrebbe prendere parte alla stesura di un nuovo Sefer Torà è il rinnovamento personale. Era il modo di Mosè di dire a tutti: non vi basta dire, ho ricevuto la Torà dai miei genitori (o nonni o bisnonni). Bisogna prenderla e renderla nuova in ogni generazione.

venerdì 25 agosto 2023

Sabato 26 /08 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà




Ki Tetzè. Nascondersi da noi stessi

https://morasha.it/ki-tetze-nascondersi-da-noi-stessi/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=kolot-ki-tetze-nascondersi-da-noi-stessi-328


Parashà di Ki Tetzè - דבר תורה

La parashà di Ki Tetzè è particolare perché troviamo molte mitzvot. Tra queste troviamo un insegnamento particolare, lo "Shiluach ha-ken”. Se camminando per strada trovassimo un nido di uccello con la mamma che sta covando le uova oppure con la mamma presente insieme ai pulcini, quale sarebbe la cosa giusta giusta da fare? Ce lo spiega Rav David Sessa con questa bellissima lezione.


https://www.facebook.com/ComunitaEbraicaDiRoma/videos/674875061164358/

venerdì 4 agosto 2023

Sabato 05/08 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà






Rav Jannài proclama: “Guai a colui che non ha un cortile e, tuttavia, fa lo stesso un cancello!


la risposta che Hillèl, secondo un famoso aneddoto talmudico, avrebbe dato a un pagano che voleva gli venisse insegnata tutta la Torà stando su un piede solo: “Ciò che tu detesti non farlo al tuo prossimo: questa è la Torà per intero, il resto è commento, vai e studia”


Leggendo la Critica del Giudizio, .. il. brano nel brano in cui Kant, per spiegare la categoria del sublime, fa riferimento al divieto di immagini del popolo ebraico:

Non è da temere che il sentimento del sublime abbia da perdere qualcosa per questo modo astratto d’esibizione […], quell’astrazione è un’esibizione dell’infinito. […] Forse non v’è nel libro delle leggi degli ebrei un passo più sublime di questo comandamento: “Tu non ti farai alcuna immagine o figura di ciò che è in cielo, o in terra, o sotto la terra, etc. ”.


https://mondodomani.org/dialegesthai/articoli/raffaella-di-castro-01

venerdì 14 luglio 2023

Sabato 15 /07 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà--Milan Kundera a Gerusalemme: “Questo il vero cuore dell’Europa”-




La sinagoga Salat Lazama a Marrakech

Milan Kundera a Gerusalemme:  “Questo il vero cuore dell’Europa”


Numerosi riconoscimenti hanno premiato il percorso intellettuale e di testimonianza di Milan Kundera, il grande scrittore di origine ceca appena scomparso. Risale a quasi quarant’anni fa il Jerusalem Prize for the Freedom of the Individual in Society, vinto nel 1985, che fu per Kundera l’occasione di un discorso molto alto in cui definì il genere del romanzo “il paradiso immaginario degli individui” e un territorio “in cui nessuno possiede la verità”, ma tutti “hanno il diritto di essere compresi”.

. È come romanziere “che lo accetto”, aveva poi aggiunto. “Dico romanziere, non scrittore. Il romanziere è colui che, secondo Flaubert, cerca di scomparire dietro la sua opera. Sparire dietro il suo lavoro, cioè rinunciare al ruolo di personaggio pubblico


***

Rogo della Torah in Svezia 
La nota UCEI

L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con tutte e 21 le Comunità locali, deplora ed esprime la più profonda preoccupazione per la legittimazione formale, avvenuta da parte delle autorità svedesi, del rogo di libri sacri quali la Torah e il Corano, così come di qualsiasi altro testo o simbolo sacro di altre fedi. Un fatto di estrema gravità che condanniamo con fermezza, ricordando – come già detto da illustri pensatori e come purtroppo dimostrato più volte nel corso della Storia – che dove si iniziano a bruciare i libri, si arrivano poi a bruciare le persone. La libertà di espressione è un caposaldo delle società occidentali, un bene prezioso e irrinunciabile. Ma non può e non deve nuocere al rispetto, imprescindibile, delle libertà e dei diritti religiosi.
L’appello, alla Svezia, è a un ripensamento necessario e urgente.

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consiglio di lettura

Introduzione allo studio del Talmud
 di Rabbi Shemuel HaNaghid1

Traduzione di Luciano Tagliacozzo


Rabbi Shemuel HaNaghid 993-1056 nasce a Cordova studioso talmudico, poeta, grammatico filologo, mercante è una delle personalità ebraiche più interessanti del primo califfato di Cordova

https://www.e-brei.net/uploads/talmud/talmud_intro.pdf

venerdì 7 luglio 2023

Sabato 08 /07 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà





Ebrei di Samarcanda leggono i tehillim con addosso il tallit (1840–1888)



La radice della parola “Shabbat” (in ebraico: שבת) deriva dall’ebraico shev (שב), o lashevet (לשבת), che significa “sedersi”. Lo Shabbat è quindi un giorno di riposo, al di fuori del tempo e delle contingenze materiali, un giorno durante il quale le attività sono ridotte al minimo indispensabile per tornare all’essenziale: la famiglia ed i tempi condivisi come i pasti, la preghiera e lo studio della Torah.


I canti costituiscono una parte importante dei rituali dello Shabbat come l’accensione delle candele, il Kiddush (benedizione del vino) il venerdì sera, il Birkat hamazon (ringraziamento alla fine del pasto), l’Havdala (l’ultimo Kiddush alla fine dello Shabbat). Il canto è anche onnipresente durante i cinque servizi ed i quattro pasti dello Shabbat.


repas_de_shabbat.jpgL’’accoglienza dello Shabbat (Kabbalat Shabbat) inizia il venerdì prima di sera con inni come Ana Bekoa’h (una preghiera attribuita dal Talmud a Rabbi Nechunia ben Hakanah), Lekha dodi (attribuita al cabalista Rabbi Solomon Halevi Alkabetz) ed il Cantico dei Cantici (Shir hashirim). I piyyutim Shalom Alekhem e Eshet Hayil (Proverbi 31:10-31) sono cantati a casa prima del Kiddush del venerdì sera. I Salmi 92 e 93 sono cantati come introduzione alla preghiera della sera. La poesiaYa ribon, scritta da Israel Najara (1555-1628), viene cantata durante il pasto del venerdì sera.

Il servizio del sabato mattina (Sha’harit) è particolarmente lungo in quanto comprende, oltre alle solite preghiere, l’aggiunta di piyyutim (El Adon, La-El barouch), la lettura della Torah e della Haftarah, seguita dal servizio supplementare di Musaf. Il servizio Min’ha è cantato nel tardo pomeriggio prima del terzo pasto. Questo è seguito dal Motsei Shabbat, la preghiera serale che chiude il riposo sabbatico


Durante i pasti dello Shabbat caratterizzati da un’abbondanza di portate, si usa cantare poesie religiose chiamate Zemirot (o Tish nigunim tra gli Hasidim), come Deror Yikra, Ki eshmera shabbat (testo di Abraham Ibn Ezra, uno degli autori e poeti più prolifici e brillanti dell’età d’oro spagnola del XII secolo) od ancora Yedid nefesh tradizionalmente cantato alla fine del pomeriggio durante il terzo pasto (Seouda Shelishit). La fine dello Shabbat è anche accompagnata da canti come Hamavdil ben kodesh lekhol, Elyahu hanavi e Laner velivsamim, eseguiti in particolare dagli ebrei yemeniti.

Per concludere, bisogna notare che le melodie, ed a volte anche i testi della poesia religiosa, variano secondo l’origine dei fedeli. Così il piyyut Lekha dodi, che segna l’inizio dello Shabbat, è cantato in tutte le comunità ebraiche con centinaia di melodie diverse! La musica è dunque un vero marcatore d’identità, un elemento di coesione o alle volte di discordia quando il cantore, il rabbino od il responsabile della preghiera decide di cambiare la melodia tradizionale della comunità senza consultare i fedeli.


https://www.iemj.org/it/les-chants-de-shabbat/


Il testo presenta  estratti dei canti  e una silloge di essi nelle varie tradizioni nazionali  e rituali 



venerdì 30 giugno 2023

Sabato 01 /07 /2023 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà



שְׁמַע יִשְׂרָאֵל יְהוָה אֱלֹהֵינוּ יְהוָה אֶחָֽד

(Shema Yisrael, Adonai Eloheinu, Adonai echad

venerdì 23 giugno 2023

Sabato 24 /06 /2023 . Shabbat Shalom שבת שלוםàà- il kiddush (venerdi sera all'entrata del Santo Sabato)

Nessuna descrizione della foto disponibile.




"Ricorda il giorno del Sabato per santificarlo" (Dieci comandamenti, Esodo 20)

Per adempire a questo, si recita il kiddush: una preghiera di santificazione sul vino all’entrata del Sabato (shabbat).

Il kiddùsh è la preghiera con cui si santifica lo shabbát e recitarlo o cantarlo è una mitzvá.
Il kiddùsh è composto da due benedizioni, una sul vino - fonte di gioia, e una che afferma la santità' del sabato. Quindi ringraziamo il Signore per averci dato questo giorno per la santificazione e il riposo in ricordo della creazione del mondo e della liberazione dalla schiavitù del lavoro




Nel giorno sesto furono compiuti il cielo e la terra e tutto ciò che è in essi. D-o, avendo terminata nel giorno settimo l’opera che aveva fatto, smise nel settimo giorno tutta l’opera che aveva compiuta.  Benedisse il settimo giorno e lo santificò, poichè in questo terminò l’opera che aveva compiuta.

Col permesso dei presenti (Ti sia per la vita).

Benedetto sii Tu, Adonai  D-o nostro, che creasti il frutto delle vite.
Benedetto, sii Tu, Adonai  D-o nostro, Re dell’Universo che ci hai santificati coi tuoi precetti, che ci ami e che, con amore e benevolenza, ci desti in retaggio il Sabato a Te sacro, in memoria della creazione; primo giorno fra le sacre festività, in memoria dell’uscita dall’Egitto; sì, ci scegliesti e consacrasti fra tutti i popoli, e ci desti in retaggio con amore e benevolenza il Sabato a Te sacro: benedetto sii Tu, Adonai , santificatore del Sabato.
Benedetto sia l’Eterno che ha dato riposo al Suo popolo d’Israele nel giorno del Santo Sabato.


Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "1 ÈLA SANTIFICAZIONE DELLA FESTA CHE SI RECITA IL SABATO E NELLE FESTE CON IN MANO UN CALICE DI VINO. ×8×"

Potrebbe essere un'immagine raffigurante ‎il seguente testo "‎2 NE ESISTONO 2 TIPI: QUELLO DELLA SERA CHEÈ COMPOSTO DI DUE BENEDIZIONI E SI RECITA PRIMA DI INIZIARE LA CENA FESTIVA. QUELLO DELLA MATTINA CHEÈ COMPOSTO DI UNA SOLA BENEDIZIONE E SI RECITA PRIMA DEL PRANZO. ×93 קרוי‎"‎


Potrebbe essere un'immagine raffigurante ‎il seguente testo "‎3 IL MOMENTO DEL KIDDUSH, IN PARTICOLARE QUELLO DELLA SERA, È UNO DEI MOMENTI PIÙ IMPORTANTI DELLA FESTA PERCHÉ SI RECITA CON SOLENNITÀ IN PRESENZA DI TUTTA LA FAMIGLIA. AL TERMINE DEL KIDDUSH CHI LO Ha RECITATO BEVE DAL BICCHIERE DI VINO E FA ASSAGGIARE IL VINO A TUTTII PRESENTI. יששוהסוב‎"‎


Cerimonia dell'entrata dello Shabbat. Il venerdì sera la tavola viene apparecchiata in modo differente per onorare lo Shabbat e consacrarlo recitando il Kiddush. Generalmente su una tovaglia bianca si trovano: 2 candele, 2 challot (in ricordo della doppia quantità di manna che veniva raccolta dai nostri Patdri nel deserto), sale ed un calice di vino.