La sinagoga di Ostia antica in corso di scavo. Anno 1961 (Archivio Fotografico Pa-Oant C 1987)
La sinagoga di Ostia antica
L'edificio ostiense sorgeva lungo la Via Severiana (si conserva una porzione del basolato stradale), sul lato sud, in prossimità dell’antica linea di costa: il territorio era molto diverso allora da oggi: la linea di costa era molto arretrata rispetto all'attuale.
La sinagoga, dunque, sorgeva quasi in riva al mare, fuori dalla porta cittadina: una posizione molto decentrata, che si spiega con il voler comunque mantenere la propria identità religiosa ben distinta dalla serie di culti che si svolgevano in città e ai quali erano dedicati tanti, tantissimi luoghi, sacelli, templi e aree sacre, in funzione delle singole specificità delle divinità in questione. Inoltre, per gli Ebrei le spiagge del Mediterraneo erano considerate luoghi puri per fare abluzioni rituali. L’edificio di culto era orientato in direzione Est/Sud-Est: ovvero in direzione di Gerusalemme.
Esistono due teorie sulla storia della sinagoga di Ostia antica. La prima è l'interpretazione di Maria Floriani Squarciapino, che diresse gli scavi della sinagoga negli anni '60: la prima fase dell'edificio risalirebbe alla fine del I secolo d.C., con un importante rifacimento all'inizio del IV secolo. Secondo le ipotesi più recenti, però, l'edificio nel I secolo non avrebbe avuto le funzioni di sinagoga, ma di edificio privato, e fu trasformato in sinagoga solo in una seconda fase, nel III secolo, a seguito della realizzazione della via Severiana nel 200 d.C.
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