venerdì 22 novembre 2024

E' brutto e tristo

 


International Criminal Court

La strategia    dell'antisemita premier israeliano per liquidare tutti quanti e tutte quante palestinesi anche quelli che dovranno nascere dovunque presenti in medioriente ed arrivare a conquistare,sempre massacrando, anche il Libano e la Cisgiordania, non è una strategia: è solo il misero ed orrendo mezzo per salvare il suo potere in forma pura di dominio. 

L'antisemita premier israeliano è una persona volgare e come tale banale. La Corte Penale Internazionale da una parte ha applicato con fermezza le regole normative di fronte ai criminali di guerra, ma alla fine,purtroppo,  ha dato una tragica ed orrenda dignità, quella di criminale, che l'antisemita premier israeliano insieme con il suo governo, il suo elettorato, gli illegali coloni, neppure  merita. 

L'antisemita premier israeliano non va arrestato perchè criminale di guerra (e lo è) ma per essere una persona volgare senza scrupoli e primo nemico di quel popolo che egli pretende di rappresentare. Prima di essere questione giuridica, l'insopportabilità verso il premier antisemita è una questione estetica. E' brutto e tristo. 

sabato 14 settembre 2024

Cisgiordania, la resistenza nonviolenta in Masafer Yatta Sabato 14 Settembre 2024

 


il 26 giugno sono state demolite 11 case nel villaggio di Umm Al Khair. Foto di Matilde Moro


https://www.valigiablu.it/resistenza-non-violenta-cisgiordania-israele/


Di cosa parliamo in questo articolo:


L’escalation post 7 ottobre in Cisgiordania

Sumud e resistenza nonviolenta: una strategia efficace

Sumud: la resistenza a partire dall’amore per la propria terra

Il ruolo della comunità internazionale

Gli attivisti israeliani contro l’occupazione

Dopo il 7 ottobre è cambiato tutto, ma la resistenza continua


pubblico alcuni momenti dell'articolo 


Dal 7 ottobre, mentre lo sguardo internazionale è rivolto a Gaza, la situazione in Cisgiordania non fa che peggiorare. In Masafer Yatta, Youth of Sumud * continua il suo lavoro di resistenza nonviolenta con il sostegno di attivisti israeliani e internazionali. Nelle ultime settimane, dopo l’invasione del nord della Cisgiordania da parte dell’esercito israeliano, “anche a sud,” riferisce a Valigia Blu Guy Butavia, attivista israeliano con il movimento Taayush in Masafer Yatta, “l’atmosfera, l’odio e il razzismo contro i palestinesi sono aumentati drasticamente, così come gli attacchi dei coloni.


***

In Masafer Yatta, però, la comunità è compatta sulla scelta della nonviolenza che, spiega Hafez, “negli anni ci ha permesso di ottenere ottimi risultati. Certo, non abbiamo sconfitto l’occupazione, non ancora, ma siamo riusciti a rimanere sulle nostre terre, che da queste parti è già moltissimo”. Risolversi a usare la violenza, spiega Hafez, è una tentazione facile quanto inefficace: “Quando vedi tutti i tuoi diritti più basilari violati ogni giorno, questo ti spinge a ricercare la violenza come risposta per difenderti, esercitando la violenza in realtà fai il gioco dell’occupazione: la loro strategia è quella di provocare fino a spingerci alla violenza per poter alimentare la loro narrazione che dipinge i palestinesi come terroristi”.


***

Anche gli episodi di violenza fisica contro civili e attivisti disarmati sono ormai tutt’altro che rari, come nel caso dell’attacco a Zakariyah, il 13 ottobre scorso, a cui un colono ha sparato all’addome nel villaggio di At-Tuwani, oppure quello di Michele, attivista italiano, e Abbas, palestinese, aggrediti la notte tra il 3 e il 4 luglio da decine di coloni armati, presi a calci, pugni e bastonate  fino a riportare gravi contusioni nel caso di Michele, e fratture di gambe e braccia nel caso di Abbas, poi trattenuto sotto interrogatorio per 48 ore senza avere accesso ad alcun tipo di cure mediche. “I coloni – racconta Michele, incontrato da Valigia Blu ad At-Tuwani il giorno dopo l’aggressione – hanno agito con la complicità di esercito e polizia, avevano intenzione di bruciare il villaggio di Um Fagarah e nessuno avrebbe fatto niente per fermarli. L'unico motivo per cui non sono riusciti nel loro intento è stata la presenza degli attivisti palestinesi e internazionali”. 


*https://youthofsumud.org/about/



sabato 24 agosto 2024

Sabato/Shabbat 24 Agosto 2024:non solo il governo ma un larghissimo settore dei cittadini di Israele ( Omer Bartov).


“Oggi, in vaste fasce dell'opinione pubblica israeliana, compresi coloro che si oppongono al governo, due sentimenti regnano sovrani. Il primo è una combinazione di rabbia e paura, un desiderio di ristabilire la sicurezza ad ogni costo e una totale sfiducia nelle soluzioni politiche, nei negoziati e nella riconciliazione. (...) Il sentimento che ora prevale in Israele minaccia di fare della guerra il proprio fine. In questa visione, la politica è un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi piuttosto che un mezzo per limitare la distruzione. È una visione che non può che portare all'auto-distruzione.

Il secondo sentimento dominante - o meglio, la mancanza di sentimento - è il rovescio della medaglia del primo. È l'assoluta incapacità della società israeliana di oggi di provare empatia per la popolazione di Gaza. La maggioranza, a quanto pare, non vuole nemmeno sapere cosa sta accadendo a Gaza. (...) La portata di ciò che viene perpetrato a Gaza in questo momento dall'IDF è senza precedenti, così come la completa indifferenza della maggior parte degli israeliani nei confronti di ciò che viene fatto in loro nome. Nel 1982, centinaia di migliaia di israeliani protestarono contro il massacro della popolazione palestinese nei campi profughi di Sabra e Shatila, nella parte occidentale di Beirut, da parte delle milizie cristiane maronite, agevolate dall'IDF. Oggi questo tipo di risposta è inconcepibile. Il modo in cui gli occhi della gente si abbassano quando si parla della sofferenza dei civili palestinesi e della morte di migliaia di bambini, donne e anziani è profondamente sconvolgente”. [...]In questo momento ...anche in chi riconosce l’ingiustizia dell’occupazione non c’è spazio per lo sterminio in atto a Gaza. Il trauma subito, la paura, la rabbia hanno la prevalenza: “Nella lotta tra la giustizia e l'esistenza, l'esistenza deve vincere, e nella lotta tra una causa giusta e un'altra - quella degli israeliani e quella dei palestinesi - è la nostra causa che deve trionfare, a qualunque prezzo."[...la trasformazione del sionismo da un'ideologia che cercava di liberare gli ebrei dalla degradazione dell'esilio e dalla discriminazione e di metterli sullo stesso piano delle altre nazioni del mondo, a un'ideologia statale di etnonazionalismo, oppressione degli altri, espansionismo e apartheid? (...) Sarà mai possibile per Israele abbandonare gli aspetti violenti, escludenti, militanti e sempre più razzisti della sua visione, così come è abbracciata ora da tanti suoi cittadini ebrei? Sarà mai in grado di reimmaginarsi come i suoi fondatori l'avevano immaginato: come una nazione basata sulla libertà, sulla giustizia e sulla pace?


***

sta in 

https://www.valigiablu.it/israele-hamas-gaza-idf-bartov-storico-genocidio/


Omer Bartov è uno storico israeliano, tra i maggiori studiosi dell'Olocausto, nello specifico sul coinvolgimento della Wehrmacht nel genocidio messo in atto dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. Ha anche prestato servizio per quattro anni nelle Forze di Difesa Israeliane (IDF), in un periodo che ha incluso la guerra dello Yom Kippur del 1973 e le missioni in Cisgiordania, nel Sinai settentrionale e a Gaza.

Lo scorso giugno Bartov è tornato in Israele per una serie di lezioni all’Università Ben-Gurion del Negev (BGU), nel Be'er Sheva, per parlare delle proteste dei campus di tutto il mondo contro Israele e se fossero una forma di indignazione o motivate da antisemitismo e, più in generale, della guerra contro Hamas a Gaza. Era la prima volta che lo studioso tornava dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha portato al massacro di oltre 1.200 persone e la cattura di oltre 200 ostaggi. Ma le cose non sono andate come previsto. Una di queste lezioni è stata duramente contestata da un gruppo di studenti e attivisti di estrema destra che ne hanno impedito l’inizio fino a quando Bartov non ha deciso di invitarli a entrare, trasformando la lezione in una improvvisata tavola rotonda. 

“Non si è trattato di uno scambio di opinioni amichevole”, scrive Bartov in un articolo sul Guardian, “ma è stato rivelatore. Questi studenti non erano necessariamente rappresentativi del corpo studentesco israeliano nel suo complesso. Erano attivisti di organizzazioni di estrema destra. Ma per molti versi, quello che dicevano rifletteva un sentimento molto più diffuso nel paese”, e la loro retorica ha rievocato “alcuni dei momenti più bui della storia del XX secolo”.

***

https://www.theguardian.com/world/article/2024/aug/13/israel-gaza-historian-omer-bartov?CMP=Share_AndroidApp_Other

venerdì 9 agosto 2024

Sabato 9 Agosto 2024 ... L' impresentabile, irricevibile, volgare ministro israeliano Bezalel Smotrich




Il caro amico e fratello Claudio Tabacco davanti al video "

Khan Yunis: l'esodo dei civili palestinesi in fuga a piedi tra le macerie ha commentato "Mi viene solo in mente il Ghetto di Varsavia e dopo le parole di Smotrich la volontà Genocidiaria è evidente e chiara "

link del video "https://www.repubblica.it/esteri/2024/08/09/video/khan_yunis_lesodo_dei_civili_palestinesi_in_fuga_a_piedi_tra_le_macerie-423439580/?ref=RHEX-BG-P1-S2-T1&fbclid=IwY2xjawEjFWZleHRuA2FlbQIxMQABHRRv0cD3ork70XXAoJGvVZyEc_d-MRC84OJt-XSqOTxMgJNIZhyqN_q8VQ_aem_mcSgTwFMtwD6GXndm1W2Bw



***

Per una prima rapida informazione sul tizio


Bezalel Joel Smotrich ( ebraico בצלאל סמוטריץ', [ ˈsmɔtritʃ ]; nato il 27 febbraio 1980 a Chispin , Golan Heights ) è un politico e avvocato estremista di destra israeliano . Dal 2023 è presidente del partito religioso di destra Mafdal – HaTzionut HaDatit (“Partito religioso nazionale – Sionismo religioso”), noto come Tkuma (“Rinascita”) fino al 2023.


Da giugno 2019 a maggio 2020 è stato ministro dei trasporti nel gabinetto Netanyahu IV . Dal 29 dicembre 2022 è ministro delle finanze nel gabinetto Netanyahu VI ed è responsabile dell’espansione degli insediamenti nella Cisgiordania occupata da Israele .


Smotrich nega l'esistenza del popolo palestinese . Nel 2024, durante la guerra Israele-Gaza , affermò che era "morale e giusto" far morire di fame e di sete la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza


Nel maggio 2017, Smotrich, in qualità di vicepresidente della Knesset, ha presentato un piano a nome del partito Ha-Ihud Hale'umi all'interno del partito HaBajit-haJehudi ("Casa ebraica"), che ha chiamato "Piano di sottomissione". Il suo obiettivo è “estinguere ogni speranza nazionale dei palestinesi”. Secondo il piano, i palestinesi avrebbero tre scelte: lasciare il Paese; con lo status di “straniero” (גר תושב) vivere in Israele o resistere, “e allora l’esercito israeliano saprà cosa fare”. Riguardo al suo status di “straniero”quando gli è stato chiesto se intendesse sterminare intere famiglie, compresi donne e bambini, Smotrich ha risposto”. : “La guerra è guerra”.


Nell’aprile 2021, Smotrich ha scritto su Twitter, indirizzato al membro della Knesset Ahmad Tibi : “Un vero musulmano deve sapere che la Terra di Israele appartiene al popolo di Israele e, col tempo, gli arabi come te che non se ne rendono conto non rimarranno qui”. … ce ne assicureremo."


Il 14 novembre 2023, durante la guerra a Gaza , Smotrich, che era ministro delle finanze e signore supremo del governo nella Cisgiordania occupata da Israele e che guidava uno dei tre partiti nazionalisti religiosi nella coalizione conservatrice di destra del primo ministro Netanyahu, i palestinesi della Striscia di Gaza ad “emigrare volontariamente”. Lo Stato di Israele non accetterà più l’esistenza di una “entità indipendente” nel paese.


Alla fine di aprile 2024 Smotrich ha dichiarato: “Niente mezze misure. Rafah , Deir al-Balah , Nuseirat – annientamento completo. «Cancellerai la memoria degli Amaleciti sotto il cielo»: non c'è posto per loro sotto il cielo » .


https://de.wikipedia.org/wiki/Bezalel_Smotrich


sabato 20 luglio 2024

Sabato 20 Luglio 2024 -Un minimo di consolazione per Shabbat Shalom שבת שלוםàà.

 



Da un presbitero giudeo gesuano all'irricevibile premier israeliano segretario planetario del movimento antisemita mondiale e  premio 2023-2024 "Savi di Sion" per aver in odio totale tutti ma proprio tutti i figli di Abramo 


***

la Corte internazionale di Giustizia, su richiesta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha dato il suo parere consultivo che stabilisce: tutta la presenza israeliana in Cisgiordania e a Gerusalemme Est è illegale perché viola i diritti umani dei palestinesi, in modo specifico il diritto all’autodeterminazione.


***

Di per sè non cambierà nulla sul terreno politico e in ambito di invasione e massacro ed infatti il citato segretario generale del movimento antisemita planetario  e premio 2023-2024 "Savi di Sion" ha risposto che quei territori sono israeliani, anzi (cito a memoria) "sono terra nostra".


Ma, signor segretario generale del movimento antisemita e premio 2023-2024 "Savi di Sion", per la Corte Internazionale di Giustizia,Lei e il suo governo siete in stato di reato e di illegalità.


Presbitero giudeo gesuano Giovanni Festa 




 


venerdì 1 marzo 2024

Sabato 02/03/2024 Shabbat Shalom שבת שלוםàà. (dal canto XVII del Paradiso di Dante )

 




https://gerusalemmesionsanta.blogspot.com/2023/12/sabato-20-12-2023-shabbat-shalom-aa.html



Non ho più parole..Non ho più alcuna forza. Ma Bibi Netanyahu,per quanto ex lege primo ministro della Repubblica d'Israele, è impresentabile alla mia coscienza  e alla notazione etica della mia esistenza di fatto "giudeo-gesuana"  Nessuna analisi politica,geopolitica e di diritto internazionale ..parola sprecate,inutili e complici. E non avrebbe senso ripetere ancora una volta che il pogrom del 7 Ottobre è stato un massacro da parte di Hamas. Lo è stato. Ma questo scrivere"lo è stato" non offre scampo al premier israeliano. 

Bibi Netanyahu con i coloni illegali,violenti e pure essi terroristi, con l'attuale infamia di una costituzione statale che dichiara israele la nazione degli ebrei,stato ebraico, con la forza e la copertura  delle lobby israeliane nella diaspora e nella diaspora anglo-americana nello specifico,cerca "la soluzione finale","l'eterna soluzione finale" alla questione palestinese e contro la  speranza e possibilità di convivenza ed amicizia civica e politica tra i due popoli 

Alcuni amici e fratelli e sorelle tematizzano di "genocidio". Ho riflettuto molto in questo periodo  e mi convinco che hanno ragione ed hanno ragione non nella banalità del male politico e militare ma nella serietà dell'assassinio. Scrive  oggi su facebook il caro fratello Claudio Tabacco "Quando si occupa manu militari un territorio sovraffollato e la popolazione è ridotta alla disperazione perché tutte le infrastrutture sono state distrutte deliberatamente dalla forza occupante, si è oggettivamente responsabili di tutto ciò che accade alla popolazione medesima. Questa strage Ri-vela la Natura autentica di questa guerra: il Genocidio del Popolo Palestinese di Gaza. " 

E a questo punto poco mi importa delle responsabilità enormi e massacranti di Hamas. Non giustificano e non possono essere utilizzate come prove a discarico per Bibi Netanyahu, per  i coloni illegali,violenti e pure essi terroristi, per l'attuale infamia di una costituzione statale che dichiara israele la nazione degli ebrei,stato ebraico, per  la forza e la copertura  delle lobby israeliane nella diaspora e nella diaspora anglo-americana nello specifico. 


Ho ancora in questo Santo Shabbat una questione da porre a me stesso. Mia nonna Ciccina mi ha sempre insegnato"I compagni di processione me li scelgo io"... Ed aveva e ha ragione.. Non posso nè devo condividere l'impegno per la delegittimazione etico-politica di Bibi Netanyahu  dei coloni illegali,violenti e pure essi terroristi, dell'attuale infamia di una costituzione statale che dichiara israele la nazione degli ebrei,stato ebraico, della  la forza e la copertura  delle lobby israeliane nella diaspora e nella diaspora anglo-americana nello specifico, con chi, non avendone  i titoli etico-politici, pretende -e pretende egemonicamente- di stare nell'impegno e perfino di presiederlo. 

Questo restar lontano  da costoro lo devo,secondo coscienza, alla meditazione dei Profeti nel Primo Patto e al Discorso della Montagna nel Secondo Patto. 

Resta l'opporsi totalmente per come posso all'attuale governo di Israele ed anche ai cittadini suoi sostenitori dovunque presenti nel pianeta. Grazie al cielo c'è sempre un Gad Lerner da controcanto alla scelta infelice della Comunità Ebraica Italiana fatta non solo dopo il 7 Ottobre ma ancora oggi riconfermata .  Opporsi per come possiamo, caro Claudio e caro Antonio, evitando "

E quel che più ti graverà le spalle, 

sarà la compagnia malvagia e scempia 

con la qual tu cadrai in questa valle;                              63


che tutta ingrata, tutta matta ed empia 

si farà contr’a te; ma, poco appresso, 

ella, non tu, n’avrà rossa la tempia.                               66


Di sua bestialitate il suo processo 

farà la prova; sì ch’a te fia bello 

averti fatta parte per te stesso.  

(Paradiso canto XVII profezia di Cacciaguida a Dante)


Resta spes contra spem e spes contro il malvagio realismo l'impossibilità/possibilità  di pensare ad un unico stato plurale,multiculturale, laico e municipalistico


Come si cantava da ragazzi " Noi siamo realisti. Vogliamo L'Impossibile"


PS  non ho letto di nessun invito alla diserzione libertaria rivolto ai soldati dell'esercito israeliano. Tutte le  presunte autorità etico-spirituali-religiose ..come sempre in e per ogni guerra..in assoluto e rumoroso silenzio su questo tema.

Ma l'invito a disertare in questa guerra come in ogni altra delle circa 900 che sono poste in essere nel pianeta..va fatto

Elogio della diserzione ed Elogio della disobbedienza di fronte ad ordini disumani .



 


venerdì 23 febbraio 2024

Sabato 24 /02/2024 - Shabbat Shalom שבת שלוםàà.




https://gerusalemmesionsanta.blogspot.com/2023/12/sabato-20-12-2023-shabbat-shalom-aa.html



E non vorrei che si dimenticasse che Prajāpati *è il nome che Elo(h)im assume in Oriente; forse a significare che Israele non ha l’esclusiva del contratto sottoscritto col Divino. Così nessun figlio di Israele riuscirà a nascondere l’accenno di una smorfia di disappunto di fronte a questa identità, proprio come ogni prete cristiano non potrà mai negare la delusione, il senso di vuoto, di sentire la voce del Figlio che, in punto di morte incapace di leggere il disegno divino, urla la sua domanda blasfema: “Elì, Elì lema sabactani?”( Haim Baharier) **


*Nella religione vedica, Prajāpati (in sanscrito प्रजापति, Prajā-pati, "Signore delle creature") è una divinità che presiede alla creazione ed è protettore della vita. Nel Rigveda e nei Brāhmaṇa, appare come divinità creatrice e dio supremo. Ne La letteratura e gli dèi, Roberto Calasso ricorda che Prajāpati è divinità senza nome: solo Ka, pronome interrogativo pari a Chi?, lo definisce.


**  sta in  In ascolto del Dio silente  dialogo con il maestro Haim Baharier, estate 2022 (Haim Baharier, studioso di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico, è nato nel 1947 a Parigi da genitori di origine polacca reduci dai campi di sterminio. Allievo di Léon Ashkenazi e di Emmanuel Lévinas, è stato vicino a Rabbi Israel Alter della dinastia chassidica di Gur.)