«Il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu puoi dominarlo». (Gen 4,7). Questo versetto viene così parafrasato: «Se tu migliori le tue azioni in questo mondo, tutto ti sarà perdonato nel mondo che viene. Ma se tu non ti correggi in questo mondo, il tuo peccato sarà preservato per il grande Giorno del giudizio.
Alla porta del tuo cuore giace l’impulso del male, ma io l’ho messo nelle tue mani, e tu hai il potere di dominarlo, sia per il bene che per il male».
L’uomo ha il potere di dominarlo, ed è solo per la sua negligenza e debolezza che l’impulso del male, dapprima impotente, guadagna forza fino a farla da padrone. Se l’uomo agisce bene, trova perdono; ma se agisce male, si consegna nelle mani dell’impulso che sta accovacciato alla porta.
La differenza tra l’empio e il giusto consiste nel fatto che l’empio è in potere del suo cuore, mentre il giusto ha il cuore (l'impulso del male) in suo potere. "
Scritto cento anni fa, Aspetti di teologia rabbinica rimane ancora oggi un’opera unica per la chiarezza e la sintesi con cui svela al lettore il pensiero dei Maestri d’Israele. Il rapporto tra Dio, mondo e uomo, la Torà e i precetti, la santità e la devozione, l’impulso del male, il perdono e la riconciliazione: sono solo alcuni dei temi affrontati per comporre il mosaico di una “teologia ebraica” che rimane sempre saldamente ancorata al mondo terreno e ad una visione fortemente unitaria di Dio che i Maestri non esitano a far intervenire nelle loro discussioni. Essi non parlano su Dio, ma di Dio, o meglio ancora, lo lasciano parlare.
«Prima traduzione italiana dei saggi del rabbino Salomon Schechter dove emerge tutta la peculiare diversità rispetto alla teologia cristiana. Pochi concetti universali e sistematici, piuttosto una molteplicità di immagini e di azioni che ritraggono Dio in familiare interazione con l’uomo: per i maestri di Israele è l’unico discorso su Dio accettabile.» – Discutere con Dio o meglio ascoltarlo? – Massimo Giuliani – Avvenire
leggere anche Etica & Politica / Ethics & Politics, VIII, 2006, 2, pp. 25-49
Le forme di Dio e la tradizione rabbinica.
Per una fenomenologia del discorso mitico e mistico nel monoteismo ebraico
https://www2.units.it/etica/2006_2/MOTTOLESE.pdf