Qohelet. La ricerca del senso della vita Condividi
di Franco Piotti
Morcelliana, 2012
Il testo, attraverso un itinerario finora raramente percorso, si addentra nel libro di Qohelet per esplorarne a fondo alcuni aspetti e temi apparentemente slegati tra loro e ai quali in genere i commentari dedicano solo qualche cenno. L’esame attento degli stessi, invece, consente di ricostruire in un quadro organico, arricchito da numerosi confronti con testi biblici e delle letterature del Vicino Oriente Antico, il processo attraverso il quale Qohelet giunge a formulare il suo credo assai peculiare nel contesto della cosiddetta letteratura sapienziale. Presentate in breve le letture più comuni del messaggio di Qohelet date dagli studiosi, la ricerca tenta di verificare se in realtà non si abbia a che fare con un pensiero più complesso ed originale. Riaffermato il carattere empirico della ricerca di Qohelet contro alcune obiezioni mosse attraverso il ricorso alla filosofia ellenistica, si passano in rassegna gli elementi naturali descritti nel poema iniziale dell’Ecclesiaste e si conclude che i loro movimenti non sono ciclici, come si suole ripetere sulla base della filosofia stoica, ma semplicemente monotoni, ripetitivi e non sempre ordinati. Nemmeno il cosmo qoheletico appare tale da potervi fondare l’ordine di questo mondo, e in effetti “sotto il sole” si verificano numerose violazioni della giustizia, che Qohelet imputa in qualche misura a Dio affermando che non si può raddrizzare ciò che Lui ha fatto “storto”. Stabilito, in un lungo excursus sull’uso di “stortare” nella Bibbia, che il verbo è connesso con la violazione delle norme di santità, e chiarito il significato di “opera di Dio” nell’Ecclesiaste, ci si chiede perché, dopo aver affermato che Dio mantiene l’ordine dato inizialmente alla sua opera, Qohelet Lo ritenga responsabile del disordine che percepisce sotto il sole. La risposta sta nel fatto che l’uomo, nonostante che Dio gli abbia messo nel cuore il misterioso 'ôlam, non riesce a servirsene per comprenderne l’opera nella sua globalità, perché è un dono troppo grande per la sua limitatezza. Si aggiunga che il carattere empirico della sua ricerca porta Qohelet a cogliere primariamente i dati esperienziali più che a tener conto di quanto conosce per tradizione
presentazione significativa. in
Riflessione VITTORIA D’ALARIO Ragione e fede nella sapienza di Israele. Problematiche e soluzioni in
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