domenica 26 luglio 2020

Bernard-Henri Lévy -il“ lungo grido di odio che, da secoli, perseguita il Popolo della Parola“

Su  e  con  Bernard-Henri Lévy  si  può  dissentire  anche  ferocemente .Ieri  25  luglio si  è  presentato  in  Libia per testimoniare l'eccidio avvenuto a Tarhuna, città a oltre 90 chilometri a sud-est di Tripoli, controllata dalle milizie libiche. 



"Oggi, 25 luglio" si legge su un tweet del giornalista, "Campo di sterminio a Tarhuna. Questa città ha subito il martirio #Khadafi. 47 cadaveri, compresi i bambini, le mani serrate dietro, sono stati recentemente ritrovati in una fossa: hanno subito il martirio da parte delle milizie di #Haftar. Il mio dolore. La mia rabbia Solidarietà con #Tarhuna




i miliziani fedeli al governo di Fayez al-Sarraj (supportato dalle Nazioni Unite) mentre gli bloccano la strada e sparando colpi nella direzione del suo convoglio   per costringerlo a tornare indietro. "Cane ebreo", hanno gridato, tra i vari insulti antisemiti



BHL  è  ebreo,appartiene  alla  santa  gens  d'Israele Probabilmente  gli  appartiene  laicalmente. Ma  vi  appartiene  ''toto  corde'' Il  suo  libro  ''IL TESTAMENTO DI DIO''ha partecipato  sin  dal  1979 -avevo 28  anni-al  mio  cammino.L'ho  recentemente  riletto  e  mi  accompagna  in  questa  fase  ultima  della  mia  vita come  antidoto  ad  ogni  veleno  idolatrico  di  chi  annuncia  se  stesso e  non  l'Altro  da  sè


«Il monoteismo», conclude Lévy, «è il pensiero di resistenza della nostra epoca perché propone una definizione del male, una dottrina della giustizia, un'etica e una metafisica del tempo

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