domenica 19 aprile 2020

Leggere la Torah





le letture fondamentaliste dei testi sacri proiettano sul nostro tempo un grave pericolo per la libertà. Gli studi scientifici, da parte loro, omettono il richiamo spirituale che tali testi esercitano. Questo saggio propone una lettura spirituale della Torà secondo la tradizione ebraica che si rivela altrettanto scrupolosa della lettura scientifica e che ne rende eterna la parola perché il suo senso è eternamente rinnovato. Leggere la Torà è un lavoro di interpretazione e nello stesso tempo un coinvolgimento del sé. Si tratta di elevarsi ed elevare il mondo. La Torà ci parla del nostro presente e non offre soluzioni preconfezionate: i versetti parlano al lettore qui e ora, sollecitano la sua intelligenza e il suo cuore a trovare risposte al cui centro vi sia sempre il volto dell’altro.



Per il testo della Torah



Testo in fascicoli, divisi per parashot. Ebraico con italiano a fronte.


Parashà, Parashòt
Parashà (singolare), Parashot (plurale) sono le 54 sezioni in cui
la tradizione ebraica divide il testo della Torà; prendono il nome, in ebraico, dalla prima parola significativa del testo.

Tale divisione consente, leggendosi nella lettura liturgica dello
Shabbat in sinagoga una parashà ogni settimana, di completare
il ciclo della Torà in un anno.

Non ha nulla a che fare con la divisione in capitoli (che non è
ebraica);

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