Facciata della chiesa della Visitazione, Ain Karem a Gerusalemme
Nel racconto biblico, Anna era una delle due mogli di Elkanah, essendo Peninna l'altra. Quest'ultima aveva già dato ad Elkana più di un figlio, mentre Anna no. Ciò non di meno Anna era la preferita del marito. Ogni anno Elkanah offriva un sacrificio al santuario di Silo, dandone una porzione a Penninna ed ai figli, ma ad Anna dava porzione doppia «…poiché egli l'amava, ed il Signore aveva chiuso il suo grembo»[1]. Un giorno ella si alzò e si recò al Tempio a pregare in silenzio mentre Eli, sommo sacerdote in Silo, sedeva sulla porta del medesimo. Anna si rivolgeva a Dio con queste parole: «Signore delle schiere, se vorrai finalmente riguardare alla condizione della tua serva, se vorrai ricordarti di me e non dimenticare la tua serva e le darai un figlio maschio, lo darò al signore per tutto il tempo della sua vita, né passerà il rasoio sul suo capo»[1] Vedendo Anna muovere le labbra senza emettere suono alcuno, Eli pensò che fosse ubriaca e la invitò a smaltire la sbornia prima di venire al Tempio. Ma Anna spiegò ad Eli che stava pregando per ottenere da Dio rimedio«…alla grandezza del mio dolore ed della mia angoscia» . Al che Eli le rispose: «Va' in pace e che Dio d'Israele esaudisca la tua richiesta, quella che hai fatta a lui».
Ella rientrò a casa, mangiò e bevve con il marito ed era piena di speranza. Poco dopo Anna rimase incinta e partorì un figlio, ma non si recò al Tempio ad offrire il sacrificio annuale, promettendo che lo avrebbe portato colà dopo lo svezzamento, progettando di portarlo ad Eli e lasciarlo a lui per essere allevato come un nazireo. Il I Libro di Samuele al capitolo 2 riporta il canto di ringraziamento di Anna al Signore, per averla esaudita:
Cantico di Anna
cfr Luca 1,46-56
1 Allora Anna pregò e disse:
«Il mio cuore esulta nel SIGNORE,
il SIGNORE ha innalzato la mia potenza,
la mia bocca si apre contro i miei nemici
perché gioisco nella tua salvezza.
2 Nessuno è santo come il SIGNORE,
poiché non c'è altro Dio all'infuori di te;
e non c'è rocca pari al nostro Dio.
3 Non parlate più con tanto orgoglio;
non esca più l'arroganza dalla vostra bocca;
poiché il SIGNORE è un Dio che sa tutto
e da lui sono pesate le azioni dell'uomo.
4 L'arco dei potenti è spezzato,
ma quelli che vacillano sono rivestiti di forza.
5 Quelli che una volta erano sazi si offrono a giornata per il pane,
e quanti erano affamati ora hanno riposo.
La sterile partorisce sette volte,
ma la donna che aveva molti figli diventa fiacca.
6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere;
fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire.
7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire,
egli abbassa e innalza.
8 Alza il misero dalla polvere
e innalza il povero dal letame,
per farli sedere con i nobili,
per farli eredi di un trono di gloria;
poiché le colonne della terra sono del SIGNORE
e su queste ha poggiato il mondo.
9 Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli,
ma gli empi periranno nelle tenebre;
infatti l'uomo non trionferà per la sua forza.
10 Gli avversari del SIGNORE saranno frantumati;
egli tuonerà contro di essi dal cielo;
il SIGNORE giudicherà l'estremità della terra
e darà forza al suo re;
innalzerà la potenza del suo unto».
11 Dopo, Elcana andò a casa sua a Rama e il bambino rimase a servire il SIGNORE sotto gli occhi del sacerdote Eli
Luca 1,46-56
Cantico di Maria
cfr 1S 2:1-10
46 E Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore,
47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.
Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata,
49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente.
Santo è il suo nome;
50 e la sua misericordia si estende di generazione in generazione
su quelli che lo temono.
51 Egli ha operato potentemente con il suo braccio;
ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha detronizzato i potenti,
e ha innalzato gli umili;
53 ha colmato di beni gli affamati,
e ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servitore,
ricordandosi della misericordia,
55 di cui aveva parlato ai nostri padri,
verso Abraamo e verso la sua discendenza per sempre».
56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua.