venerdì 24 febbraio 2023
Sabato 25 /02/2023 . Shabbat Shalom שבת של
mercoledì 22 febbraio 2023
Insulti al bambino ebreo: “Anni fa ti avremmo bruciato”
L’episodio choc raccontato in Commissione comunale dal presidente della comunità Disegni “ Indossava la kippah a una festa, a quella frase tutti hanno riso. Mi chiedo dove siano le famiglie”
venerdì 17 febbraio 2023
Sabato 18 /02/2023 . Shabbat Shalom שבת של
Una delle frasi più famose della Torà fa la sua comparsa nella parashà di questa settimana.
È stata spesso usata per caratterizzare la fede ebraica nel suo insieme. Si tratta di sole due parole: na’aseh venishma, letteralmente, “faremo e ascolteremo” (Esodo 24:7). Cosa significa e perché è importante?...
Ci sono due famose interpretazioni, una antica, l’altra moderna. La prima compare nel Talmud babilonese, dove viene presa per descrivere l’entusiasmo e la generosità con cui gli israeliti accettarono l’alleanza con Dio al monte Sinai. Quando dissero a Mosè: «Tutto ciò che il Signore ha detto, noi lo faremo e lo ascolteremo», in realtà dicevano: Qualunque cosa Dio ci chiederà, noi la faremo – e lo dissero prima di aver udito alcuni dei comandamenti. Le parole “Noi ascolteremo” implicano che non avevano ancora udito – né i Dieci Comandamenti, né le leggi dettagliate che seguirono come stabilito nella parashà di Mishpatim. Erano così desiderosi di segnalare il loro assenso a Dio che hanno acconsentito alle sue richieste prima di sapere quali fossero...
La seconda interpretazione – non il semplice senso del testo ma comunque importante – è stata data spesso nel pensiero ebraico moderno. Da questo punto di vista na’aseh venishma significa: “Faremo e capiremo”. Da ciò derivano la conclusione che possiamo comprendere l’ebraismo solo facendolo, eseguendo i comandamenti e vivendo una vita ebraica. In principio è l’azione. Solo allora arriva la presa, l’intuizione, la comprensione.
Da ciò segue un’importante conseguenza. Il giudaismo è una comunità di fare piuttosto che di “sentire”.